Bangladesh: un nuovo seminario
All’inizio dell’anno è stato inaugurato un nuovo seminario a Sylhet (in Bangladesh) e il Vescovo ci chiede un aiuto per sostenere le spese relative al vitto di questi ragazzi: tanti giovani toccati dal desiderio di diventare sacerdoti in una terra dove i cristiani sono una minoranza.
La diocesi di Sylhet è stata istituita solo nel 2011 e il primo Vescovo è monsignor Bejoy D’Crouze, attualmente in carica. Nel territorio della diocesi ci sono i cosiddetti Tea Garden, le grandi piantagioni di tè, i cui lavoratori guadagnano meno di 1$ al giorno. Qui vivono circa 10 milioni di persone, in maggioranza musulmani; i cattolici sono circa 20.000, tutti nelle fasce più povere della popolazione.
Quando monsignor Bejoy è arrivato non ha trovato nulla: la Chiesa non aveva un terreno, un edificio… Lui stesso ha dovuto vivere per 5 anni in affitto in una casa di un musulmano, con forti restrizioni alla sua libertà religiosa. Pian piano, col supporto del Vaticano e di altre associazioni, è riuscito ad acquistare dei terreni e a costruire la Cattedrale, una casa per lui e una per i sacerdoti, ostelli per ragazzi e ragazze, una chiesa e un centro pastorale. Con lui collaborano 5 sacerdoti, di cui 2 in prestito dall’arcidiocesi di Dacca.
La Propaganda Fide ha dato al vescovo il mandato di rendere la diocesi autonoma anche da un punto di vista pastorale, curando la nascita di vocazioni sacerdotali. E i ragazzi toccati da questo desiderio ci sono! Attualmente sono circa 40 quelli che si sono dovuti trasferire nella capitale per frequentare il seminario. Ma Dacca è a oltre 300 km da Sylhet: la lingua, la cultura, il cibo… sono molto diversi e questo è un grosso ostacolo alla crescita dei ragazzi (entrano in seminario all’età di 14-15 anni), non tutti se la sentono di affrontare questa sfida o riescono a superarla. Per ovviare al problema, l’anno scorso il Vescovo ha costruito un seminario a Moulvibazar (cittadina vicina a Sylhet) vicino alla scuola dei Fratelli Maristi che ha avviato nel 2017 i corsi per i ragazzi dalla VI classe e che via via li porterà fino alla XII.
L’anno scorso è stato svolto un programma vocazionale “Venite e vedrete” (Gv 1,39) cui hanno partecipato ben 35 giovani. Il 2 gennaio 2018 una ventina di loro sono entrati nel nuovo seminario; provengono tutti da famiglie molto povere che non possono pagare per i loro studi, molti di loro sono figli di lavoratori dei Tea Garden. Il Vescovo, oltre alle spese direttamente legate all’istruzione (insegnanti, libri, materiale didattico), dovrà farsi carico di quelle relative al cibo, all’alloggio, al vestiario, alle eventuali cure mediche, al consumo di gas e luce elettrica…
L’Istituto Pontificio delle Missioni ha assicurato un supporto economico a partire dal 2019, ma per questo primo anno il vescovo Bejoy D’Cruze non ha alcun aiuto. Per questo, date le forti spese appena affrontate per la costruzione, il vescovo ci ha chiesto un sussidio per coprire il costo del vitto di questi 20 seminaristi durante il loro primo anno.
Noi speriamo e crediamo che voi sarete così gentili da aiutare i seminaristi della diocesi di Syhet. È molto importante promuovere e incoraggiare le vocazioni locali per il bene di questa Diocesi. Sebbene si trovi in un paese musulmano ci sono grandi possibilità di evangelizzazione. Ogni anno abbiamo un buon numero di battesimi tra gli adulti delle comunità dei Tea Garden.
Con i miei più cari saluti e i migliori auguri,
devotamente vostro in Cristo e in Maria Immacolata
Rev. Vescovo Bejoy D’Crouze, OMI
Vescovo di Sylhet
(codice progetto 851S)