Aprile 2016 da Batbhanga (India)

A Batbhanga (nello stato di Jharkhand, India settentrionale) vivono delle comunità tribali, i Paharia e i Santal, e fino a 15 anni fa qui non c’era nulla, nessun bambino o ragazzo aveva accesso all’istruzione. I gesuiti decisero di costruire una scuola e ora il “diritto allo studio” non è più una sterile frase ma una magnifica realtà per circa 750 ragazzi e 600 ragazze.

La maggior parte dei ragazzi proviene da famiglie di agricoltori e quindi le entrate sono strettamente connesse all’andamento della stagione: se piove nella giusta quantità è possibile contribuire alle spese scolastiche, ma se l’annata non è buona… ci pensano i gesuiti che con il supporto del Gruppo India consentono a tutti i ragazzi di continuare a frequentare. Per poter far sempre di più si ottimizza l’impiego del materiale scolastico: libri e cancelleria distribuiti a inizio anno sono poi recuperati alla fine per essere riutilizzati l’anno successivo.

Fr. Hilarius Tigga s.j., attuale direttore a Batbhanga, ci ha scritto e ha inviato delle foto scattate in occasione di una festa scolastica:

“Colgo l’occasione di augurare ogni bene a tutti i collaboratori del Gruppo India. Possa Dio benedirvi per accompagnare i più poveri tra i poveri di Batbhanga in un’area remota di questa parte del mondo.

Esprimo la mia profonda gratitudine a tutto il Gruppo per conto della comunità dei gesuiti di Batbhanga per il supporto finanziario che ci consente di concentrarci sullo sviluppo di questa scuola da ormai 15 anni e sulla crescita intellettuale degli studenti. Il vostro contributo finanziario ci toglie molte preoccupazioni e tensioni dalle spalle. Noi siamo realmente in debito verso di voi per questo grande atto di carità. Sono felice di dire che è grazie al vostro aiuto che la scuola cresce di anno in anno.

Sono estremamente orgoglioso di raccontarvi che molti dei nostri studenti Santal e Paharia a Batbhanga sono beneficiati da voi. Gli studenti sono felici di ricevere un’educazione di qualità. Io ammiro e apprezzo i bambini che si sforzano di utilizzare le varie opportunità che sono create nella scuola. Purtroppo essendo economicamente molto poveri, non sono motivati a proseguire con gli studi superiori. Molti di loro preferiscono restare a casa piuttosto che andare al college e spendere denaro. Questo è uno dei più grandi svantaggi del lavoro con i nostri studenti tribali.

Poiché siamo in gran parte dipendenti dalla vostra cortesia e generosità, per conto della mia comunità vi chiedo umilmente di continuare ad aiutarci. Una volta ancora colgo l’opportunità di ringraziare per tutto l’aiuto che abbiamo ricevuto dal Gruppo India e assicurare le nostre preghiere. Possa il Signore colmarvi di grazie e benedire i nostri sforzi.”

Paraspada
Settembre 2015   da Paraspada (India)

Caro Marco,

affettuosi saluti da Paraspada.

L’8 giugno, appena riaperta, la nostra scuola pullulava di bambini e dei loro genitori. I più grandi facevano gli onori di casa, salutando i loro vecchi amici al ritorno al collegio, compilando i moduli necessari e prendendo posto in base alle loro classi. Era una gioiosa riunione di vecchi amici che erano un po’ stanchi di stare a casa senza far niente di speciale e senza alcuna attività significativa. La temperatura di 42-43 gradi, la mancanza di acqua potabile e l’essere lasciati in balia di sé stessi mentre i loro genitori andavano a lavorare ha pesato molto sui ragazzi. Molti di loro erano davvero affamati e sporchi e la maggioranza erano dimagriti, per cui erano davvero felici di tornare alla loro seconda casa con una sensazione di sicurezza e quella di sentirsi a casa.

Mentre per i 50 nuovi arrivati della 1° standard è stata una storia del tutto diversa: si sentivano completamente sperduti! Uscivano per la prima volta da casa, i genitori li avevano accompagnati ed erano andati via subito, è stato un pandemonio totale! Coloro che avevano fratelli o sorelle all’interno del collegio sono stati accolti da loro, bambini dello stesso villaggio si prendevano cura dei nuovi arrivati, perché abituati a farlo e, fino a quando tutti i nuovi arrivati non si saranno sistemati, si prenderanno cura di loro. È un ottimo sistema e un buon allenamento per loro prendersi cura degli altri e aiutare coloro che sono nel bisogno.

Borpada….

Vashali e Yuvraj sono entrambi bravi nei loro studi, e sono due bravi cantanti e ballerini. Yuvraj è bravo nello sport e nei giochi. Il collegio ha dato loro l’opportunità di sviluppare le loro qualità interiori e la forza e stanno fiorendo molto bene. Una cosa molto evidente in loro è che provenire da una grande famiglia povera insegna a prendersi cura degli altri e condividere ciò che si ha. Siamo molto felici con loro. Poiché questi bambini sono con noi, Seventiben non si deve preoccupare per la loro alimentazione, per la loro istruzione e la loro crescita. Senza il vostro amore e la vostra attenzione per i bambini poveri come Vishali e Yuvraj, essi sarebbero rimasti in giro per il villaggio, analfabeti e senza futuro. Grazie a tutti per aver dato loro un luminoso futuro.

Siamo molto grati a tutti voi per quello che state facendo per i nostri figli. Senza il vostro aiuto e il sostegno e l’amore e l’attenzione non saremmo in grado di fare ciò che facciamo per loro. Grazie e Dio vi benedica tutti.

P. Thomas Kolady S.J.

(leggi la lettera completa)

Gennaio 2015   da Talasari (India)

L’istruzione è uno strumento efficace per portare cambiamenti sociali, psicologici e mentali nelle persone. Inoltre aiuta le persone a sradicare i mali sociali e a crescere nella vera conoscenza. Noi promuoviamo una educazione integrata di qualità per i nostri bambini, cosicché essi possano essere in futuro promotori di una società meglio educata, catalizzatori e buone madri che restituiscano un sistema di corretti valori alla prossima generazione.

Con questo obiettivo ben presente, abbiamo organizzato dei seminari per i ragazzi tra la 5° e la 7° classe e per quelli della 12° nel corso dei quali abbiamo dato loro input su alcuni aspetti dello sviluppo della personalità e su come essere dei buoni leader nella società e vederne i cambiamenti; li abbiamo incoraggiati a essere forti nelle difficoltà. Hanno anche ricevuto consigli su come avere una positiva autostima.

Poiché l’inglese è oggi una lingua importantissima, noi insistiamo sulla lingua inglese per preparare i ragazzi agli studi futuri, pur rispettando la loro lingua madre.

Il 14 novembre abbiamo celebrato il “Giorno dei bambini” e per esprimere tutto il nostro amore e le cure, abbiamo arrangiato alcuni programmi: ci sono stati giochi ed eventi culturali. Al termine i bambini erano veramente felici e gli abbiamo dato dolci e cibi deliziosi in loro onore. I ragazzi della 5a e della 7a sono andati in gita a Bombay: hanno visitato il “centro della scienza” e altri musei, oltre al “Gateway of India” (grande arco, simbolo della fine dell’epoca coloniale). Tutti i ragazzi sono rimasti entusiasti di questa escursione.

È stato solo grazie al vostro aiuto che abbiamo potuto realizzare tutto ciò. Aspettiamo con ansia il vostro supporto e aiuto. Una volta ancora, un grande grazie a tutti voi. Possa Dio benedirvi e spargere su di voi le sue abbondanti benedizioni.

Sr. Gloria Ferrao

Dicembre 2014 da Lodonga (Uganda)

Il centro per la salute di Lodonga è molto felice di ricevere il vostro generoso contributo per l’acquisto di zanzariere e medicine anti-malaria.

La malaria è stata e continua a essere la malattia che causa il maggior numero di decessi nell’Africa sub sahariana. Il Gruppo India ha notevolmente contribuito alla cura e alla prevenzione della malaria nella zona di Ladonga e possiamo curare anche persone che accedono al nostro centro proveniendo dai distretti di Koboko, Maracha e Arua.

Noi membri del comitato di gestione di Lodonga Health Centre siamo colpiti dalla vostra continua gentilezza verso il nostro popolo, in particolare verso donne e bambini. Questi vostri grandi gesti hanno mosso il cuore di molti, se non tutti, qui in Lodonga che continuano a pregare affinché voi e i vostri familiari godiate di buona salute nel corpo e nello spirito.

Auguri di Buon Anno da Lodonga, grazie

Sr. Theresa Anguparu. Fr. Roberto Pegorari